Al via il bonus facciate con la detrazione fiscale del 90% per chi ridipinge il palazzo. Detrazione ammessa, però, solo in città, non per le case isolate e di campagna. Colpo di spugna, invece, sulla possibilità di ottenere lo sconto in fattura al posto della detrazione per l’ecobonus. Queste le principali novità sulla casa del testo delle legge di Bilancio che sta per essere definitivamente approvata. Conferma invece per le altre detrazioni sui lavori e il bonus mobili.
Chi potrà avere il bonus facciate
La nuova detrazione fiscale facciate riguarda esclusivamente gli immobili delle zone urbane, dal centro storico alle periferie, purché si tratti di zone ampiamente edificate. Nessuna agevolazione, invece, per le villette isolate o per i comprensori costruiti nei terreni ex agricoli poi lottizzati. L’obbiettivo delle norme, infatti, è quello di “cambiare aspetto alle città” migliorando il decoro architettonico degli edifici, in modo che possano meglio inserire nel contesto urbanistico complessivo. Chi ha scelto di vivere isolato in campagna non potrà, perciò, usufruire di questa nuova agevolazione ma dovrà “accontentarsi” della detrazione del 50% per la stessa tipologia di lavori.
I lavori ammessi e quelli esclusi
Quanto agli interventi che danno diritto al suoperbonus, sono ammessi solo quelli che riguardano la pulizia e la pittura delle strutture opache della facciata (quindi le mura), i balconi e gli elementi architettonici quali ornamenti e fregi. Questo significa che non si potrà approfittare dello sconto fiscale maggiorato per ad esempio per interventi sulle grondaie, per altri interventi che riguardano il decoro come l’eliminazione delle antenne private e la realizzazione del relativo impianto centralizzato, per cambiare portone e cancelli, oppure per sostituire gli infissi gli infissi nel caso di immobili di proprietà privata rifare. Chiaramente resta confermata la possibilità per tutte queste tipologie di interventi di usufruire dell’ecobonus, in caso di infissi e serramenti, o dell’ordinaria detrazione per ristrutturazione.
Nuovo intonaco solo a risparmio energetico
Se poi i lavori non riguardano solo la pittura ma è anche necessario rifare l’intonaco, è obbligatorio applicare l’intonaco termico (il cosiddetto “cappotto”) in tutti i casi in cui i lavori riguardano più del 10% della facciata in questione. In sostanza in questo caso è possibile usufruire del bonus facciate al 90% solo a patto di migliorare la qualità energetica dell’edificio. Il risparmio energetico ottenuto dovrà essere certificato, e dovrà essere anche inviata la relativa documentazione all’Enea.
Addio allo sconto in fattura
E a proposito di risparmio energetico, è stata definitivamente cancellata la possibilità di avere lo sconto al posto dell’ecobonus, a partire dal 2020. Quindi chi avesse trovato offerte, previste soprattutto per gli infissi, che prevedono questa possibilità, ha tempo ancora solo di qui a fine anno per acquistarli.
Confermato il bonus mobili, sparito il bonus verde
Infine, come detto, c’è ì il via libera per tutto il 2020 alla detrazione per ristrutturazione con aliquota al 50% e al bonus mobili per chi ha fatto i lavori quest’anno o li avvierà nel 2020. Nessuna conferma invece al momento per il bonus verde. Anche in questo caso, quindi, chi ha intenzione di richiederlo dovrà affrettarsi a fare i lavori.