NEL 2019 più caldo e più eventi estremi: in Italia quest’anno sono stati registrati 157 fenomeni estremi, con 42 le vittime per maltempo. Dati in crescita rispetto al 2018 che aveva registrato 32 vittime e 148 eventi estremi. In aumento anche i fenomeni delle trombe d’aria. E il mese di ottobre il secondo più caldo in assoluto dal 1800 ad oggi, dietro solo al 2001, con un’anomalia di +1,74 gradi.

Questo il bilancio tracciato dall’Osservatorio CittaClima di Legambiente, realizzato in collaborazione con il gruppo Unipol, per l’anno che sta per chiudersi. Ma l’allarme è in corso da tempo. “Il clima è già cambiato. In dieci anni nel nostro Paese – afferma Legambiente – ci sono stati oltre 500 fenomeni estremi, oltre 50mila le persone evacuate. Il 2020 deve essere l’anno della svolta con l’approvazione del piano nazionale di adattamento ai cambiamenti climatici”. E aggiunge: “Nell’anno della grande mobilitazione giovanile guidata da Greta Thunberg per salvare il Pianeta, il bilancio clima 2019 ci restituisce un anno critico anche per l’Italia”.

Il 2019 è stato caratterizzato da 85 casi di allagamenti da piogge intense; 54 i casi di danni da trombe d’aria (in forte aumento rispetto alle 41 del 2018), 5 di frane causate da piogge intense e 16 esondazioni fluviali. In aumento anche gli eventi che riguardano due o più categorie (ad esempio casi in cui esondazioni fluviali o allagamenti da piogge intense provocano danni alle infrastrutture).

Legambiente ricorda Venezia più volte sommersa dall’acqua alta, Matera, colpita nei mesi scorsi da intense piogge, oppure centri urbani come Fiumicino e Alvito (Fr) dove si sono abbattute violente trombe d’aria. “L’adattamento al clima rappresenta la grande sfida del tempo in cui viviamo – afferma il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini – non esistono più alibi o scuse per rimanere fermi”.

 

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