E’ stato chiuso mezza giornata, ieri e, stamattina, risultava già riaperto. Il ristorante Antico Caffè di Marte ha avuto solo un breve fermo, di venerdì pomeriggio, per irregolarità sui tavolini e l’occupazione di suolo pubblico e non per le conseguenze dirette del maxi conto e relativo scontrino da quasi 430 euro (429,80 euro compresi 80 euro di mancia obbligata) emesso i primi di settembre dopo il salatissimo pranzo di due turiste giapponesi.
Nel ristorante del maxi scontrino, due clienti: “È un po’ caro, ma ci hanno trattato bene”
Però, sulla vicenda scontrino, al ristorante è stata elevata una multa di 5mila euro perché nel conto della stangata si aggiungeva “il costo del servizio”, 80 euro di mancia “obbligatoria”. A cui sono state sommate altre irregolarità amministrative. E questa mattina, con la supervisione di due agenti della polizia locale, il titolare ha rimosso i tavolini irregolari e poi ha regolarmente aperto.
Sempre per questioni di occupazione di suolo pubblico e quindi di tavolini che strabordavano dagli spazi concessi il ristorante era stato chiuso 15 giorni fa. Non sarebbero viceversa risultate irregolarità sulla conservazione degli alimenti e la bilancia che ha pesato il salatissimo pesce è tarata correttamente.
Secondo quanto aveva dichiarato ieri alle agenzie l’avvocato della struttura, Carlo Scorza, “le due turiste giapponesi hanno consumato oltre al primo piatto ‘tonnarelli cacio e pepe’, due grigliate di pesce fresco misto, contorno di grigliata di verdure, oltre bevande e servizio al tavolo”. Quanto alla super mancia obbligata, l’avvocato la vede così: “Loro hanno elargito ai camerieri una mancia di euro 80”. In realtà nello scontrino fiscale è stata aggiunta una tassa, “costo del servizio”, pari a 40 euro. Il riferimento è quello del servizio al tavolo che però non può essere richiesto, che le due clienti hanno arrotondato a 80 euro”.
Le due turiste giapponesi “stangate” che avevano pubblicato sul Facebook lo scontrino da 429,80 euro compresi 80 euro di mancia obbligata come costo del servizio avevano detto di aver consumato, lo scorso 4 settembre, due spaghetti al pesce e una bottiglia d’acqua. E quello scontrino salatissimo ha fatto il giro dei social.