È durato meno di un’ora il tentativo di recupero dei titoli bancari a Piazza Affari. Le quotazioni degli istituti di credito hanno infatti invertito la rotta, confermando la debolezza della vigilia e fallendo il rimbalzo in cui si sperava dopo la giornata di ieri. Ubi ha perso 6 punti percentuali ed è stata costretta a ripetuti stop. Stesso andamento per Bpm (-5,6%) e per Bper (-3,8%), mentre cedono anche istituti di grandi dimensioni come Unicredit (-2,75%) e Intesa Sanpaolo (-1,77%). E proprio il terremoto che ha investito i titoli bancari ha costretto quest’ultima a un comunicato in cui precisa di «non ravvisare impatti significativi» dalle comunicazioni della Bce sugli Npl rispetto al piano di impresa 2018-2021.

A stringere nella morsa gli istituti di credito italiani è infatti la valutazione della Banca Centrale Europea che non ha nel mirino solo Mps (oggi sospesa mentre ieri aveva perso una decina di punti). La Bce guarda infatti con occhio critico i crediti deteriorati raccomandando di implementare nei prossimi anni un graduale aumento dei livelli di copertura e svalutare integralmente lo stock entro la fine del 2026. Un’interpretazione più restrittiva che spinge Mediobanca a valutare una stretta di 15 miliardi di euro per il sistema bancario italiano nel caso dovessero venire usati per gli altri istituti gli stessi criteri usati per Mps. Ipotesi che però non trova completamente d’accordo i principali broker. «Parlando con i player dell’industria – scrive Equita agli investitori – è improbabile che le altre banche affronteranno lo stesso tipo di trattamento».L’informazione ha un valore. Supportala

E in questo senso va letta anche la comunicazione fatta trapelare dalla Bce che ha parlato di interventi specifici su ciascuna banca. «L’approccio seguito finora è stato quello annunciato pubblicamente l’11 luglio 2018» secondo cui la Vigilanza si sarebbe impegnata ulteriormente con ciascuna banca nel definire le sue aspettative basandosi su parametri di riferimento di banche confrontabili e guidate dagli attuali livelli di crediti deteriorati e dalle principali caratteristiche finanziarie».

Il fatto che tutto questo si sia tradotto in un affossamento dei titoli bancari italiani ha però suscitato il malcontento del governo. Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha definito la situazione come il risultato «dell’atteggiamento prevaricatore della Bce».

Fuente: https://www.lastampa.it/2019/01/15/economia/le-banche-falliscono-il-rimbalzo-npl-nel-mirino-della-bce-y7fUltsLWbrFq1WzqEQ5iJ/pagina.html