Il volto dell’uomo è rivolto verso la donna, sepolta insieme a lui tra il 4.500 e il 2.500 a.C in una necropoli nei pressi di Rakhigarhi, in India. Tra la dozzina di tombe rinvenute è l’unico caso di sepoltura di due sposi. Gli archeologi indiani e sudcoreani che dal 2013 al 2016 hanno lavorato agli scavi, suppongono che si tratti di marito e moglie. Gli studi condotti fino ad ora suggeriscono che siano morti a distanza ravvicinata. La scelta di seppelire insieme, in quell’epoca sembra infatti che non fosse una usanza comune. Ma qual è la causa della loro morte? Attorno a questo punto i ricercatori hanno avanzato diverse ipotesi, tutte ancora senza conferma. Quello di Harrapa, dove si trova la necropoli in questione, è un sito archeologico che si trova nella regione del Punjab, dove si sviluppò una delle più importanti cività della valle dell’Indo. I ricercatori stanno studiando il dna degli scheletri portati alla luce. “Il nostro scopo è capire la composizione sociale della popolazione dell’epoca e i legami tra gli abitanti di allora e quelli odierni”, ha spiegato Vasant Shinde, l’archeologo a capo del progetto.

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